di
Francesco Baccetti
Il legame di coppia, le fasi principali e il ruolo dei processi di attaccamento
“E’ quattro anni che sto con Giovanni, ma non riesco più a sentire l’entusiasmo, la vitalità, l’attrazione che sentivo prima. Non è successo nulla di grave, ma alcune volte mi sembra quasi routine, c’è poca passione anche a letto, sarò ancora innamorata? Perché non può essere sempre come un anno e mezzo fa? ”
Questa come molte altre è la testimonianza di Margherita, una giovane donna che dopo una forte passione iniziale, si ritrova a porsi queste e molte altre domande rispetto al proprio rapporto di coppia, che come ogni tipo di relazione umana, cambia, si trasforma, modificando assetto e vissuti emotivi.
Come nasce e si sviluppa un legame sentimentale tra adulti?
Le studiose Cindy Hazan e Debra Zeifman individuano quattro tappe principali, un modello che richiama quello della formazione del legame di attaccamento madre-bambino per quanto riguarda alcuni comportamenti e alcune emozioni esperite; naturalmente con le debite differenze dovute ad età e contesto relazionale.
Prima fase: attrazione, corteggiamento e flirt
Giovanni e Margherita si sono incontrati al bancone di un bar, lui sorride, lei lo osserva prima senza farsi vedere, poi lo guarda negli occhi, lui ricambia lo sguardo, lei sorride. Giovanni apre la conversazione, assume una postura che lo porta a piegarsi verso Margherita, lei inizialmente si ritrae, arrossisce per poi avvicinarsi, reciprocamente si osservano nell’abbigliamento, fisicamente, arrivano i primi complimenti….
In questo primo step l’obiettivo è quello di scegliere la persona giusta, è l’inizio di un flirtare basato su un mix di disponibilità, impegno, prontezza alla promiscuità e disimpegno; non si conosce la persona davanti a noi pertanto i gesti, le frasi, gli sguardi risultano elementi cruciali di una vera e propria danza della comunicazione.
Uno scambio molto spesso non verbale, che ha uno scopo duplice, mostrare il nostro interesse, sondare la reazione dell’altro. Da sottolineare come questo interesse indiscriminato e questa seduttività (anche se in altri termini) è presente anche nelle prime fasi di attaccamento madre-bambino.
Si rileva un forte interesse verso l’altro ma allo stesso tempo un’assenza di ansia da separazione, se la persona si allontana in questa fase non produce angoscia o sofferenza, se vogliamo ritirarci lo si può fare senza troppi problemi.
Il desiderio e l’eccitamento sono centrali in questo primo step. Si tenta di mantenere più a lungo possibile la vicinanza, ognuno cerca di dare la migliore immagine di se stesso, i contatti sono eccitanti.
L’attivazione del sistema sessuale è sicuramente centrale, anche se già in questa fase, l’obiettivo non è un contatto sessuale sporadico, ma si pone in termini di una fase iniziale per una rapporto che potrebbe divenire più duraturo. (I rapporti sessuali occasionali o sporadici non rientrano nelle fasi di formazione del legame di coppia).
Seconda fase: Innamoramento
Si passa dall’attrazione all’innamoramento quando si ha la sensazione di aver trovato la persona giusta. L’eccitazione è ancora molto presente, la fase d’infatuazione accompagna l’inizio dell’innamoranto.
Giovanni e Margherita hanno la sensazione di avere energie infinite, si sentono eccitati, possono anche sperimentare una riduzione in termini di sonno e di appetito. Tendono a passare il maggior tempo possibile insieme, il contatto fisico assume aspetti anche protettivi e teneri. Possono essere presenti i primi aggettivi e i primi nomignoli affettuosi, giocosi e teneri (così come è possibili rintracciarli nel baby talk).
Oltre all’attivazione del sistema sessuale è presente il sistema dell’attaccamento e dell’accudimento, entrambi i partner si prendono cura dell’altro. Mentre nella fase precedente si mostrava solo il lato migliore, adesso si inizia a condividere delusioni, dubbi, fragilità, aspettative rispetto alle situazioni affettive precedenti ed alla propria quotidianità.
Giovanni e Margherita iniziano a funzionare reciprocamente come rifugio emotivo e come risorsa affettiva, l’innamoramento diviene quindi anche fonte di conforto.
Terza fase: L’amore
In questa fase subentrano vari cambiamenti che coinvolgono i partner, da un lato diminuisce la frequenza dei rapporti sessuali, dall’altro diviene maggiore l’importanza di sapersi porre come un “rifugio sicuro” per l’altro. Il supporto affettivo e pratico diviene centrale in questa fase, dalla passione iniziale si passa all’intimità, le emozioni e le sensazioni predominanti sono: calore, affetto e fiducia.
Ritornando alla nostra coppia adesso Giovanni e Margherita condividono aspetti della loro vita quotidiana, successi e problematiche lavorative, difficoltà e gioie con le famiglie d’origine, amicizie che possono divenire comuni. “Non saprei come fare senza il mio Giovanni, è un supporto grandissimo nelle mie giornate, qualsiasi gioia, qualsiasi rogna sento di poterla comunicare a lui”.
Rispetto ai correlati fisiologici, mentre nella fase precedente i protagonisti erano le fenilanfetamine che accompagnavano le sensazioni di eccitazione, in questa viene lasciato il posto alle endorfine, che producono sensazioni di calma, calore e benessere.
Queste sensazioni di tranquillità, sicurezza e affetto si riscontrano in parallelo nella relazione madre-bambino dove il legame di attaccamento saldo e sicuro.
Giunti in questa fase è opportuno parlare anche di ansia da separazione, quello stato emotivo che si prova quando il partner è lontano e che, nell’eventualità che ci sia un dolore o un pericolo, l’altro non può fornire il proprio sostegno.
L’ansia da separazione nel legame tra adulti, così come nel legame madre-bambino, è indicatore del fatto che il legame di attaccamento si è formato, che tale relazione è un rapporto d’amore ed ha la funzione di fornire protezione e supporto nella vita. Tale emozioni viene bilanciata dalla capacità di ciascun membro della coppia di esserci per l’altro e quindi di poter essere una base sicura.
La nostra coppia potrebbe aprirsi ad una progettualità comune, dove possiamo trovare decisioni come andare a vivere insieme, comprare casa, fare un figlio.
“Sono giunto alla conclusione che io e Margherita abbiamo il desiderio di avere una nostra casa, uno spazio tutto nostro dove in futuro potrebbero esserci anche dei figli”
Quarta fase: La vita quotidiana, l’attaccamento
Con il passare del tempo la relazione va ancora una volta incontro a dei mutamenti, tanto che osservata dall’esterno potrebbe sembrare che l’amore sia quasi finito.
La frequenza degli scambi sessuali diminuisce, il contatto fisico presente è comunque ridotto, i due partner hanno rivolto le loro attenzioni agli aspetti esterni la loro relazione: lavoro, amici, le proprie passioni, i figli.
Nonostante l’apparenza adesso tra i due esiste un’interdipendenza emozionale da rendere il loro legame forte e resistente nel tempo. Possiamo indicare questa fase anche con il termine impegno, dove ognuno dei due partner si impegna a vivere accanto alla persona amata, senza prendere in considerazione altre opzioni.
Ciascun membro della coppia è adesso una base sicura che permette all’altro di lavorare, viaggiare, provarsi sul mondo esterno con la certezza che ci sia l’altro sul quale fare affidamento, dal quale ricevere cure e sostegno in caso di necessità, dal quale potersi anche allontanare con serenità.
Questo tipo di attaccamento profondo rende il desiderio sessuale una sorta di riconoscimento e conoscenza, dove l’eccitamento lascia il posto ad un maggiore coinvolgimento.
Allo stesso modo il bambino che si sente sicuro, avrà la serenità di esplorare il mondo circostante con la consapevolezza che la madre starà ad aspettarlo senza bloccare la sua sperimentazione dell’ambiente, ma pronta a fornire aiuto in caso di necessità.
Tale sicurezza diviene un elemento centrale per una nuova esplorazione dell’altro, la base per affrontare, con interesse e curiosità, i cambiamenti che i percorsi di vita inevitabilmente portano ad ogni essere umano.
Tornando alla nostra coppia Giovanni e Margherita hanno costruito la loro casa, la loro famiglia, Giovanni ha il suo lavoro che lo porta spesso a spostarsi, Margherita oltre al lavoro ha anche lo sport che la impegna durante la settimana, anche se all’apparenza presi dalla loro quotidianità, vivono serenamente i periodi di assenza e con gioia e interesse il tempo e i momenti che trascorrono insieme, ognuno dei due ha la certezza di esserci per l’altro.
Può capitare che un relazione non raggiunga questa fase, ma che resti ancorata ad una delle precedenti. Tale situazione diviene un potente fattore di rischio per la sopravvivenza del rapporto stesso, è indice non solo che il legame di coppia non sta funzionando ma apre la porta anche a situazioni di sofferenza, angoscia e scontro; nessuno dei due riesce a dare all’altro quel senso di fiducia e di sicurezza che permettono alla relazione di crescere e inevitabilmente di modificarsi.
Per approfondimenti:
– Grazia Attili “Attaccamento e amore” Il Mulino