di
Paolo Rosamilia

Affinchè una coppia funzione bene come squadra, dovrebbe essere in grado di condurre conversazioni focalizzate sul prendere decisione e risolvere problemi. Una vasta gamma di questioni può rientrare nell’ambito delle conversazioni di problem-solving, come le finanze, le faccende domestiche, i progetti di vacanza, i modi in cui viene utilizzato il tempo libero e le questioni riguardanti l’educazione dei figli.

Molti fattori possono rendere tali conversazioni difficili o inefficaci, ad esempio si potrebbe verificare una situazione in cui il partner si ritira e che rifiuta di impegnarsi in conversazioni su argomenti su cui desidera mantenere lo status quo. In altri casi, una volta iniziata la conversazione, uno o entrambi i partner possono avere difficoltà a rimanere concentrati su un argomento specifico e la conversazione si allarga al punto da risultare inefficace. Infine le conversazioni potrebbero interrompersi per via di espressioni di ostilità.

Di seguito alcune linee guida per riuscire a migliorare la comunicazione:

 

  1. Ogni partner è invitato a indicare la questione o il problema in termini chiari, specifici e non colpevolizzanti e insieme sono invitati a concordare una definizione del problema come base per ulteriori discussioni.

Per esempio: “abbiamo bisogno di parlare della tua scarsa capacità di seguire i figli come un buon genitore dovrebbe fare”; è una tipica affermazione su cui non si può lavorare, la frase è uno stato desiderato poco chiaro e in più può risultare come un attacco verso l’altro partner. Un partner può non vedere il problema come qualcosa da cambiare, quindi una comunicazione corretta per esempio potrebbe essere: “Vorrei discutere di come abbiamo diviso i compiti relativi alla cura dei nostri figli”.

 

  1. Ogni partner è invitato a indicare il motivo per cui la questione è importante per lui o lei e cosa vuole o desidera.

Questo aspetto è legato alla capacità dei partner di condividere pensieri e sentimenti, in questo modo si può chiarire il significato profondo del problema e aprire alle possibili soluzioni. Esempio: “il modo in cui gestiamo i nostri figli mi fa sentire che non li stiamo aiutando, in più mi sento solo/a nel farlo”.

 

  1. I partner sono invitati a proporre e discutere le possibili soluzioni.

Piuttosto che semplicemente enunciare una soluzione in linea con le preferenze individuali, i partner sono invitati a proporre soluzioni che incarnino i significati e i bisogni più importanti per entrambi gli individui. In questo modo si evita di entrare in competizione (es. “ho trovato la soluzione migliore della tua”)

 

  1. I partner sono invitati a decidere su una soluzione “provvisoria”.

Questo permette di concordare una soluzione iniziale del problema che può essere provata e rivista dopo un periodo concordato di tempo stabilito. L’arco di tempo può essere negoziato con un nuovo accordo per rivedere come la soluzione potenziale ha funzionato per ogni individuo e per la coppia.

Per molto coppie non è facile mettere in atto queste modalità sopradescritte, ci possono essere molto problemi specifici. Alcune persone non sono in grado di comunicare i proprio bisogni in maniera efficace e molte altre persone possono trovare dolorosi alcuni temi di discussioni.

Per questo motivo, quando è difficile avere una buona comunicazione, è utile rivolgersi ad un terapeuta di coppia in grado di analizzare e affrontare il problema nello specifico.

 

BIBLIOGRAFIA

M.Worrell – La terapia Cognitivo-Comportamentale di Coppia – Franco Angeli 2015